Sui servizi offerti dall’azienda non si pagano le tasse
Pubblicato il: 02-08-2016 | Categoria : Senza categoria | 650 views | FONTE ORIGINALE
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Asili nido aziendali, borse di studio, assistenza ai familiari, ludoteche, centri sportivi: detassazione completa anche se non sono riconosciuti come premi produttività.
I servizi di welfare erogati a tutti i dipendenti, o a loro categorie omogenee, sono sempre pienamente detassati: è quanto previsto nella Legge di Stabilità 2016, che ha modificato il Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi), prevedendo l’esenzione dalle imposte di numerosi benefits riconosciuti dall’azienda ai lavoratori e ai loro familiari.
I servizi, peraltro, sono detassati anche se non vengono erogati come premi di produttività: un conto, infatti, sono i compensi in denaro collegati ai miglioramenti di produttività, efficienza, innovazione e qualità, che beneficiano di una tassazione sostitutiva al 10% (ma solo entro determinati limiti e se si rispettano precisi parametri contrattuali); le prestazioni di welfare aziendale, invece, sono sempre detassate, anche se non collegate a tali miglioramenti.
Servizi di welfare: quali sono
I servizi di welfare totalmente detassati sono:
– i servizi di educazione e istruzione, compresi quelli fruiti dai bambini in età prescolare (come gli asili nido), inclusi i servizi integrativi e di mensa connessi;
– la frequenza di ludoteche, di centri estivi e invernali ed i servizi di ricreazione in generale;
– l’erogazione di borse di studio;
– i servizi di assistenza agli anziani e ai non autosufficienti;
-i servizi di assistenza sociale e sanitaria in generale.
L’elenco dei servizi presente nel Tuir non è esaustivo, ma indica, in via generale, la detassazione per le opere e le prestazioni con scopi di educazione, istruzione, ricreazione, culto, assistenza sociale e sanitaria: in pratica, sono riconducibili alla normativa tutti i servizi di welfare presenti oggi sul mercato.
Servizi di welfare: familiari del lavoratore
I servizi, per essere detassati, devono essere fruiti dai familiari del lavoratore. Possono dunque beneficiarne:
– il coniuge del dipendente;
– i figli;
– i genitori e, in loro mancanza, i nonni;
– i generi e le nuore;
– il suocero e la suocera;
– i fratelli e le sorelle germani o unilaterali.
Il beneficio è valido anche se il familiare che lo utilizza non risulta fiscalmente a carico del lavoratore.
Servizi di welfare: voucher
La detassazione è valida anche quando i servizi non sono erogati direttamente dall’azienda, ma sono offerti sotto forma di voucher (buoni cartacei o elettronici) e, dunque, erogati da terzi.
I voucher devono però essere nominativi e non possono essere monetizzati o ceduti ad altre persone; devono inoltre dare diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale, senza integrazioni a carico del titolare (non valgono, dunque, i buoni sconto) [1].
La detassazione è valida, per quanto riguarda i servizi assistenziali ai familiari anziani non autosufficienti, anche se l’azienda riconosce delle somme in denaro.
Servizi di welfare: offerta ai dipendenti
Come accennato, la detassazione è legittima solo se i servizi sono offerti a tutti i dipendenti o a categorie omogenee di essi.
La nozione di categoria, dapprima molto ampia (operai, impiegati, quadri, dirigenti), è stata cambiata negli anni, sino a racchiudere dipendenti appartenenti a tipologie particolari: ad esempio, tutti i dipendenti dell’azienda che svolgono turni notturni.
Diversamente, se le opere e i servizi sono posti a disposizione solo di alcuni lavoratori e non di una specifica categoria, questi costituiscono fringe benefits per gli aventi diritto e, pertanto, risultano pienamente tassati [2].
Ad ogni modo, la detassazione non opera nei confronti dei soli dipendenti, ma anche dei collaboratori (co.co.co.) in quanto il lor reddito è assimilato a quello di lavoro dipendente.
Note
[1] D.I. 25.03.2016.
[2] Ris. 378/E/2007.
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